di Antonietta Confalonieri

 “Insegnare” i diritti umani e i valori dell’Unione Europea alla Intelligenza Artificiale, Questo è il messaggio internazionale che arriva in modo univoco e persino contestuale dedicato ai settori dei servizi sociali e della cultura e istruzione.

Il Comitato dei ministri del Consiglio d Europa sottolinea che l’importanza della protezione dei diritti umani, compresi i diritti sociali rileva ancora di più in presenza del rischio connesso all’uso di processi decisionali affidati ad automatismi del computer o abilitati dall’intelligenza artificiale da parte delle Autorità pubbliche  nel settore dei servizi sociali

La Dichiarazione adottata il 17 marzo 2021 dal richiama l’attenzione, tra l’ altro 1) sulla necessità di garantire che i sistemi decisionali basati sull’ intelligenza artificiale siano sviluppati secondo i principi di certezza del diritto, legalità, non discriminazione e trasparenza; 2) sulla necessità  della supervisione umana delle decisioni prese dagli automatismi  al fine di evitare e/o correggere gli eventuali errori ; 3) sulla necessità di disposizioni efficaci per proteggere le persone vulnerabili da danni gravi o irreparabili.

Le Autorità pubbliche devono garantire che i valori etici siano applicati senza disparità rispetto ai diritti sociali e alla coesione sociali. Anche nel settore dei servizi sociali, a fronte di decisioni automatizzate, le persone in situazioni di privazioni o vulnerabilità devono avere la possibilità di far valere i propri diritti. In particolare, devono ricevere spiegazioni adeguate per comprendere ed eventualmente contestare una decisione che è stata informata o presa da un sistema di IA.

In modo analogo l’Unione Europea ritiene che l’intelligenza artificiale debba essere addestrata in modo da prevenire la discriminazione e proteggere la diversità, valori fondanti dell’Unione stessa.

La Risoluzione approvata il 17 marzo 2021 dalla Commissione per la cultura e l’istruzione, che verrà votata dall’ aula nel prossimo mese di aprile, afferma che l’uso delle tecnologie della AI nell’istruzione, nella cultura, e nel settore audiovisivo potrebbe avere un impatto “sulla spina dorsale  dei diritti e dei valori fondamentali della nostra società” ; perciò chiede che tutte le tecnologie AI siano regolamentate e formate in modo da proteggere la non discriminazione, l’uguaglianza di genere, il pluralismo e la diversità culturale e linguistica. Si invoca la creazione di un quadro etico chiaro anche per affrontare l’uso improprio dell’AI.

In sintesi, questi valori, che sono parte essenziale della identità europea, devono riflettersi anche nel mondo in cui vengono utilizzati gli algoritmi e le applicazioni della AI.

La risoluzione sottolinea la necessità dell’intervento dell’uomo per evitare l’errore, perciò gli insegnanti devono essere in grado di correggere ogni decisione automatica presa dall’AI, come ad esempio la valutazione finale degli studenti; inoltre rileva la necessità che certe professioni, quale quella degli insegnanti (soprattutto della prima infanzia), non siano sostituite dalle tecnologie dell’ intelligenza  artificiale.

Di seguito due link utili:

Dichiarazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa

Comunicato stampa Risoluzione Commissione per la cultura e istruzione